venerdì 13 dicembre 2013

La promulgazione della legge sulla corruzione.

Ho letto la strana storia descritta dal del mio omonimo, Marco Grasso, giornalista del secolo XIX  sulla vicenda delle case d' oro rivendute alla assicurazione della banca Carige: Carige Vita. Si è scoperto che un giorno il signor Ernesto Cavallini ha comperato per 650mila euro un complesso edilizio di Padova rivendendolo nello stesso giorno (e poi dicono che in banca sono lenti) a Carige Vita ad un prezzo di 8.9 milioni di euro.  Nessuno ha pagato niente di questo aumento di valore di più di 8 milioni di euro.  Nessuno ha telefonato a nessuno che non si stava facendo lo scontrino!  E allora dove è il problema? Uno può comperare quello che vuole al prezzo che vuole. Si o no!   E l' altro, l' assicurazione che è piena di soldi, può comperare qualunque cosa  al prezzo che vuole!  E se  le azioni passano dal valore di 4 euro a 0.5 euro, questa è la crisi!  Poi ci sono 39 milioni di un risarcimento fatto al signor FILADELFO ARCIDIACONO ! Ci si è dovuti accontentare della sparizione del signor FILADELFO e dei 39 milioni di euro!  Questi due fatti sono due grandissime feste che i dirigenti della Carige hanno attuato. E che la prescrizione ora si incaricherà di santificare!  Questo è solo possibile in Italia perché è uno dei pochi paesi moderni al mondo senza una  legge che contrasti  la corruzione.   E una sana  legge sulla corruzione, se ci fosse,  che interverrebbe facendo mettere al   loro posto i soldi sottratti, e i firmatari di questi tempestivi e geniali contratti in galera, per pochi mesi magari, come mai, una si fatta legge non è mai stata  fatta. Ma anzi sono più di venti anni che si sono sempre portate modifiche e riduzioni dei termini di prescrizioni ad esclusivo vantaggio dei singoli ma ben accorpati corrotti e corruttori.  
Fin che ci possiamo permettere che il ministro Lupi disponga liberamente di dieci miliardi di euro per la costruzione di una autostrada, la Venezia Orte di cui solo gli addetti ai lavori erano a conoscenza, senza avere l' obbligo di illustrare l' opera e spiegarne la convenienza, allora vuol dire che il più retrivo consociativismo è ancora operante. Per questo l' unica cosa da richiedere ora ai partiti, dai movimenti che rappresentano il patimento  da questa condizione  di gestione incosciente della "cosa pubblica"  è la promulgazione della legge sulla corruzione!

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