lunedì 17 novembre 2014

E' da dopo la guerra che tutti i tentativi per mettere in sicurezza il Bisagno si sono trasformati in una grande festa per gli amici degli amici! Dovete andare in pensione... e con la pensione che avete potreste stare un poco a riposo...

Caro Presidente Burlando, le accuse che vengono mosse "alla politica" per i disastri subiti con una frequenza insostenibile, sono generate dall'insostenibile  impoverimento per tutti noi tranne che per la casta politico-costruttiva. La casta politica, se avesse sentito un minimo di appartenenza, nel senso gaberiano del termine (L'appartenenza è avere gli altri dentro di sé), avrebbe stabilito (perché è previsto dalla stessa legge Ronchi, non sarebbe un arbitrio, tant'è vero che altre regioni lo hanno fatto) che l'intoccabilità dei torrenti non può essere applicata al Bisagno e a tutti i suoi affluenti, Fereggiano compreso che lei conosce molto bene! Nessun politico, lei compreso, si è mai premurato di ritoccare opportunamente quella legge, modificabile secondo buon senso per le cause che ci opprimono. Questa necessità di applicare la legge Ronchi come mai non è mai stata sentita dalla nostra Regione? Perché si è impedita la pulitura e la rimozione delle pietre che ormai si sono trasformate in coperte molto spesse che hanno quasi dimezzato la portata del Bisagno e del Fereggiano? Con la pulitura dei nostri torrenti, la capacità di esondazione viene quanto meno inibita! E qualora i nostri torrenti esondassero, se tenuti puliti, (come avveniva prima della legge Ronchi) l'altezza dell'ondata che investisse le zone sfortunate sarebbe sicuramente meno violenta e magari non provocherebbe morti! Un discorso a parte va fatto per il Fereggiano che ha un ingresso nel Bisagno stretto e a 90°, senza nessuna protezione dalla violenza del torrente più grosso, che quando si alza  tappa inevitabilmente la foce del suo affluente! Perché non si è mai pensato di allargare l'immissione del Fereggiano? Perché le soluzioni devono essere sempre e soltanto quelle attuabili mediante appalti milionari che ci portano alla disperazione e mai essere affiancate da quelle opere normali che potrebbero nel frattempo limitare i danni in attesa dello scolmatore del Bisagno?

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