lunedì 13 febbraio 2017

In buona parte la colpa è nostra se hanno sempre primeggiato gli incapaci!

 Nessuno può prevedere che futuro avremo se la U.E. dovesse saltare o andare a due velocità. Come del resto nessuno può sapere quale realtà gli italiani dovrebbe affrontare se fossimo governati da Salvini e amici. Però tutti sappiamo che una fortissima mano a questi cambiamenti la stanno dando l'incapacità e la faziosità di alti dirigenti europei mai eletti e quindi senza nessuna responsabilità; come pure il comportamento poco edificante della conduzione in questi ultimi trent'anni di tutti i Governi. Tutti incapaci di contrastare  privilegi e corruzione, non sentendo per nulla il disagio nazionale di milioni di giovani sfiduciati e senza futuro, molti costretti a vivere con la pensione dei loro genitori. I cambiamenti, anche quelli più devastanti (ma non sembra questo il caso), avvengono quasi sempre come reazione all'incapacità di governare. Un esempio lampante è quello relativo alla mancanza di risoluzione dei veri problemi dell'U.E. Cito l'ultimo accadimento: "Il Consiglio europeo tenutosi a Malta la scorsa settimana ha incomprensibilmente messo a disposizione la miserrima cifra di 200 milioni di euro per sostenere l'accordo Italia/Libia, atto a bloccare l'ingresso dei profughi. Invece l'analogo accordo Germania/Turchia prevede una cifra di 6 miliardi di euro!" Gli immigrati che hanno fatto il diavolo a quattro, come a Colonia  in Germania e anche qui in Italia, sono semplicemente stati ignorati dai governi attuali, sicuramente per il terrore di sbagliare. E' chiaro che ciò aumenta il consenso a Salvini; a lui basta urlare che li manderebbe tutti a casa. Nel frattempo chi ha la responsabilità di legiferare in caso di comportamenti criminali, non prende alcun provvedimento di rimpatrio forzoso agli emigranti che delinquono. Inoltre se non ci piacciono questi cambiamenti poco democratici (aumento di voti a Salvini, il modo poco democratico di governare, Brexit e il consenso non prevedibile di Trump) ci dobbiamo sentire anche un poco noi responsabili per aver assistito agli eventi in perfetto e distratto silenzio. Forse ora capiamo quando Gaber cantava " La democrazia è partecipazione..." Non siamo neppure più capaci di indignarci, anzi ci fa impazzire l'originalità di Antonio Razzi imitato perfettamente da Crozza! Oggi la satira, invece di demolire un modello discutibile, lo riabilita rendendolo migliore dell'originale.

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