lunedì 27 febbraio 2017

Questa situazione non è stata presa in considerazione dalle autorità competenti per risolvere i danni dei terremoti.

Tra i comuni di Foligno e Nocera Umbra ci sono oltre 700 casette di legno costruite nel 1977 per ospitare i terremotati di allora, e sono sempre stati spesi, per la manutenzione, 170.000 mila euro all'anno. Durante l'anno vengono affittate ed ora sono occupate, in minima parte dagli immigrati che possono pagare un discreto canone. Le domande che si pone il contribuente sono: 1) Perché devono restare inutilizzate se a 20 chilometri ci sono i terremotati del 2016 costretti a vivere o in lontanissimi alberghi o in gelide tende? 2) Quelle casette potrebbero ospitare 3000 sfollati la metà di quelli di Norcia. Quando"le iene" raccontarono agli sfortunati sfollati dal terremoto di questa disponibilità, non credevano che ciò fosse possibile! 3) La cosa che più ha indisposto il contribuente è quando dall'intervista delle iene è emerso che i terremotati non sapevano di questa disponibilità a soli 20 chilometri. E che per loro sarebbe stata la migliore delle  scelte. 4) Per quale motivo è partito l'ordine di costruzione di casette di legno per un importo di oltre un miliardo di euro, senza renderlo pubblico (ci sono volute "le iene") e senza nessuno studio di persone terze sulla decisione da prendere per simili importi di soldi del contribuente.
Alcuni sostenevano che era possibile anche il trasporto delle casette ma molti, e fra questi gli sfollati, che la distanza era la più sostenibile. Comunque al "parlottare" sempre nel più assoluto riserbo, sapendo come gli addetti ai lavori a volte sbagliano nello spendere simili cifre, avremmo preferito la decisione chiara e motivata di uno studio di esperti con tanto di preventivo trasparente. 

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