lunedì 13 febbraio 2017

L'INQUINAMENTO CHE GENERA IL PORTO DI GENOVA NEL PIU' ASSOLUTO SILENZIO.


 

Buongiorno, sono una signora che abita in Salita San Francesco da Paola. Ero abbastanza soddisfatta avendo notato che il pulviscolo nero sui miei davanzali, da quando la centrale vicino alla lanterna era stata spenta, era diminuito nonostante la continua messa in moto dei generatori delle navi, accesi giorno e notte, continui ad elargire pulviscolo. Prima o poi speriamo che il progresso "colpisca" anche il porto di Genova, dotando di corrente trifase le banchine che permetterebbe lo spegnimento dei generatori, come avviene nel resto del mondo moderno. Ho appreso con enorme tristezza che un carico di carbone è stato scaricato vicino alla centrale, con questo vento il pulviscolo aumenterà, per completare l'opera quando verrà bruciato. Ma la cosa che più mi ha fatto sentire inesistente come cittadina, è l'articolo di Giovanni Ciolina sul XIX di questo venerdì "TIRRENO POWER, PER VENT'ANNI UNA CENTRALE SENZA CONTROLLI" ed in particolare le motivazioni del decreto di archiviazione per i politici e gli amministratori. Il giudice :" ...nonostante non si ravvisino condotte penalmente rilevanti, ma lesi onore e terzietà delle istituzioni pubbliche e dei funzionari pubblici". Il provvedimento è stato inviato al ministro dell'ambiente e a Toti. Il gip aggiunge:" In una chiave più realistica nell'incuria, nell'incapacità, nell'insolenza, nell'arroganza e nell'assenza  di una dimensione istituzionale del ruolo di controllo e vigilanza spettante alle pubbliche istituzioni." 
Continua il magistrato:"paradossale che tutte le autorità sanno bene che già dal 2002 la Tirreno Power non adempie alle prescrizioni imposte a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, ciò nonostante rilasciano le autorizzazioni."  Ora a noi che viviamo così vicino al porto fra navi e la ripresa dell'attività della centrale... non  resta che sperare in Toti.

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