mercoledì 15 aprile 2009

La vera indecenza.

La vera indecenza.
Non possono essere considerati indecenti quesiti o i dubbi che una trasmissione pone o che un giornalista fa. Firmandoli e mettendoci la faccia, siano essi Travaglio o Santoro o chiunque altro.
La vera indecenza è nel non dissipare i dubbi e nel non dare delle risposte ma nel correre allo unisono ad una sorta di indignazione che poco a che fare con la chiarezza. Questo atteggiamento non soddisfa quella che è l' esigenza di tutta la parte sana del nostro paese. Avere delle risposte. E' questa la vera emergenza. Sapere se in Italia si può costruire in modo criminale, e poi partecipare impunemente alla ricostruzione. E' questo il vero avvilimento. Non è neppure bello sapere che l'Italia è un paese che non sopporta una trasmissione che fa domande, e che la sua classe dirigente si compatta indignata. Perché le imprese tirate in ballo con nome e ragione sociale dagli indecenti tacciono? E questo che mortifica. Questo modo di pensare, questa diffidenza, questo ritenere una forma di rispetto per le giovani vittime, nel ricercare e punire i responsabili, è un atteggiamento che si rafforzerà giorno per giorno, e fatalmente sconfiggerà il gruppo che sostiene la fatalità. Mi aspetto un atteggiamento in tal senso anche dal Santo Padre, perché non può pregare per le vittime senza pensare ai colpevoli. Marco Grasso.

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