lunedì 12 gennaio 2009

Consigli per chi va in vacanza in Egitto o paesi simili:

Nel 2003 andai a Sharm El Sheik con mia moglie e un'altra coppia di amici. Avevamo lasciato a casa i figli perchè dovevano ancora finire di studiare. Costo: 500 euro a persona per una settimana, in un albergo con una esagerazione di stelle, un lusso architettonico immenso anche se un po chic, personale a profusione come se non costasse nulla, piscine esagerate che scimmiottavano il mare, sdraio veramente belle e confortevoli con materassi bellissimi e un servizio “alla sdraio” strepitoso. La colazione il pranzo e la cena, poi, erano presentati in modo così volenteroso, che pretendere che anche il gusto fosse eccellente francamente era troppo. Quando si lasciava l’albergo e si andava al mare, ci mettevano in contatto con la barriera corallina, dove una fauna e flora emozionante ci stupiva con colori cosi violenti e delicati e a tratti con colori pastelli di tutte le tonalità. La disposizione dei fiori dava la sensazione che avessero appenna allagato il tutto perchè poco prima era venuto un gran fioraio a mettere corbeille colorate sulla collina verso il largo. La sera tornando in albergo chiesi all’organizzatore delle escursioni di voler partecipare alla gita nel deserto che si faceva con i quad. Chiesi anche se eravamo assicurati. La risposto fu “certamante sì”. Partimmo la mattina del giorno dopo alle 07.00 e saremmo dovuti arrivare dove affittavano le moto un'ora dopo. L'autista col nostro accompagnatore cominciarono a parlare e ad andare talmente forte che il nostro pulmino perdeva continuamente aderenza da terra, sbandando in continuazione. Mi ricordai all'ora che quando in un'altra occasione ero stato a Il Cairo per due mesi e ogni volta che prendevamo un taxi dovevamo oltre che l'importo trattare anche per una guida umana, e nonostante tutto era sempre difficile ottenere prudenza, perchè era vista come una forma di incapacità a guidare, se non adirittura una sorta di vigliaccheria. Quando mi accorsi che se pur preoccupati tutti stavano zitti, tirai un urlo che fece impressione pure a me. Il pulmino si fermò e l’interprete mi chiese ossequiosamente preoccupato il motovo di tale lamento. Dissi semplicemente che io e mia moglie volevamo tornare a piedi in albergo perchè quella velocità ci creava uno stato d’ ansia, e che comunque avremmo pagato anche se tornavamo indietro. A quel punto tutti volevano tornare indietro, l’interprete promise che non sarebbe piu successo, così ripartimmo con un'andatura stavolta forse eccessivamente lenta. Arrivammo in quel capanno nel deserto dove dovevamo sciegliere i quad tutti allineati in bella mostra. A fianco dei veicoli era presente un foglio da compilare sul quale c’era scritto in italiano che qualunque cosa sarebbe successo, sarebbe stata a nostro rischio e pericolo. Dichiarai che non avrei affittato il veicolo se dovevo firmare quel foglio. E anche gli altri turisti presero parte alla mia decisione e così nessuno firmò quel foglio,e partimmo per l’ escursione senza firmarlo. . Ormai ero diventato il legale del gruppo, sprizzavo buon senso da tutte le parti. Se avessimo firmato e fosse successo qualcosa, al nostro rientro avremmo fatto la figura degli sprovveduti. Poi ho sentito di incidenti successi in Egitto in strade deserte dove la gente si è fatta del male: penso quindi che un po' di rumorosa attenzione da parte degli utenti a volte possa essere utile.

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