giovedì 22 marzo 2012

Alla cortese attenzione del signor Maggiali.

A proposito del suo gradevole ricordo di Pertini, vorrei ricordarle un personaggio, e non fra i più costosi, ma figlio di questa politica. Felice Costa ex burocrate della Regione Sicilia al quale la Corte dei Conti gli ha riconosciuto il diritto ad incassare 496.139 euro annui, cioè 41.601 euro mensili, cioè 1369 euro al giorno di pensione. Questo signore guadagna cento volte più di un pensionato al minimo. Questo privilegio nasce, dall' ultimo comma di una leggina che nessuno conosce. "Nel 2005 una legge della Regione Sicilia, istituisce l' agenzia Siciliana per i rifiuti e le acque, non solo stabilisce una lauta indennità al suo direttore generale, ma che questa indennità andava considerata come stipendio,e quindi pensionabile. A questa carica viene nominato l' amico di Totò Cuffaro, Felice Costa. Dopo quattro (4) mesi di lavoro presenta domanda di pensione utilizzando la nuova legge. Dopo un ricorso alla Corte dei Conti (perché forse neppure alla Corte sembrava possibile) raggiunge il ragguardevole risultato. Questo a proposito del suo articolo su Pertini. Però signor Maurizio lei dovrà convenire con me, che se i giornali fossero un poco meno mansueti verso questo regime che ci sta rovinando, e più aggressivi verso i nuovi furbi, forse avrebbero una vita meno facile. Non si può non avere in mente la perdita della casa del carabiniere Bruno Borello di 81 anni, dovuta alla intrasigenza di Equitalia e alla furbizia dei predatori.




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Marco Grasso
http://marcograsso.blogspot.com/

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