domenica 2 febbraio 2014

Chi produce rifiuti tossici o nucleari deve essere responsabile del corretto smaltimento.

 Sono sempre stato contrario al nucleare, non solo per paura dei disastri, ma per il problema, per me mai risolto delle scorie, o comunque sempre trattato con una sincerità imposta dalla autorità politica.  L'abbandono del nucleare nel 1990 a seguito del referendum del 1987 mi aveva tranquillizzato!  Il 26 aprile 1986, purtroppo scoppiò il più grave disastro nucleare di tutti i tempi! Cernobyl'!   I miei figli avevano 6 e 7 anni. Mia moglie era assistente in una facoltà scientifica e con quello che veniva a conoscenza sulla contaminazione della nostra aria (era piovuto praticamente subito dopo lo scoppio, contaminando il terreno e tutti i suoi prodotti), impose un trasferimento in Sardegna, terra fortunata nella quale non piovve per parecchio tempo, e le sostanze nucleari nell'aria non precipitavano al suolo contaminando tutto! Ci fermammo per parecchi mesi poi tornammo. Ero comunque sempre più convinto anti-nuclearista di prima!
 Ora si viene a sapere dal pentito Carmine Schiavone che i "rifiuti tossici e nucleari del nord Europa hanno transitato e sicuramente transitano, magari con più attenzione, per Genova e La Spezia infettando il nostro territorio di materiale nucleare e tossico, facendo morire di tumore migliaia di persone.  Dopo l' 89, caduto il muro di Berlino, la Germania aveva investito 20 miliardi di marchi per smaltire rifiuti tossici e nucleari con società milanesi."  Sostiene Schiavone: "al sud sono venuti dopo che hanno riempito il nord! Era comodo e conveniente smaltire un fusto tossico che sarebbe dovuto costare con un procedimento normale un milione e mezzo di lire, spendere non più di 100, massimo 200 mila lire. E le cassette di fanghi nucleari anziché due milioni, solo 300 mila lire".  Perché l' U.E. non si è dotata di una legge che renda responsabili i produttori di scorie fino al compimento definitivo dell'intero ciclo di smaltimento? Perché l'U.E. non combatte la corruzione in tutti i suoi stati membri come l' Italia, che molto facilitano questo tipo dannoso e disonesto di smaltimento? Sicuramente questa nostra innata debolezza fa stare molto meglio la Germania che riesce a bacchettarci un giorno si e l'altro anche perché non abbiamo i conti in ordine, ma nello stesso tempo risparmia un sacco di euro per il costo dello smaltimento dei rifiuti da lei prodotti. Se le cose stanno così ha ragione chi sostiene: "Tenetevi le vostre scorie che noi ci ristampiamo la nostra, sia pure svalutabile, lira. Magari mandando in esilio qualche furbo abituale che ha oltre che taciuto anche goduto di questo andazzo. . 

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