venerdì 25 luglio 2014

Basta Italianità o genovesità, siano chiamati a dirigere i più capaci indipendentemente da dove sono nati.

Per i genovesi non è importante sapere chi ha il diritto di guadagnare sulla "rumenta", quanto avere la certezza che fino ad oggi chi era deputato a farlo ha fatto solo i suoi interessi e mai quelli della "gente", creando un discreto disastro.  Infatti intervistati su come risolvere il problema nel prossimo futuro hanno borbottato qualcosa sulla differenziata, erano poco convinti e confusi anche loro.  Sarebbe onesto ed innovativo che chi si propone di sostituire gli attuali manager dell'Amiu, spiegasse in televisione in quale modo intendono procedere, come se fossimo persone normali. Perché il nuovo assetto delle scatole cinesi societarie assieme alla genovesità delle stesse compagnie non confonde più nessuno!  E' lo stesso concetto  uguale alla italianità dell' Alitalia per difendere la quale non abbiamo venduto la compagnia di bandiera ad Air France nel 2008 ad un prezzo dimostratosi dopo vantaggiosissimo, e dopo 5 anni il conto per noi italiani supera i 4 miliardi e tutto questo per il niet alla vendita imposta da Berlusconi che aveva centrato la sua campagna elettorale (vincendola) sulla italianità della compagnia di bandiera oltre che sui miliardari patrioti che intervennero in modo incapace nella gestione della compagnia. Quindi ben venga chi ha il coraggio e la capacità di risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti e magari spiegare il programma e le sue tappe, per risolvere il problema; purtroppo  della capacità nostrana ne abbiamo semplicemente il terrore, perché ce la fanno sempre pagare a noi con una disinvoltura disarmante come fosse un nostro sacrosanto diritto.

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