martedì 2 agosto 2011

L' unica attività che va bene in Italia, peccato che sia un vizio.

Nuriel Roubin, economista della New York University, ha espresso un giudizio lapidario, sulle decisioni adottate dal nostro governo per affrontare la crisi. "Prelievi che penalizzano inspiegabilmente le classi più povere innescando un circuito negativo in termini di consumi, proprio quelli che andrebbero rilanciati. Mancano tagli decisi e strutturali alla vere voci
che pesano, come le province, miglioramenti dei servizi anche all' apparato produttivo, provvedimenti in grado di sostenere la crescita a partire da una più decisa spinta sul mercato
del lavoro e sulle liberalizzazioni." Mentre oggi assistiamo impotenti ad una triste battaglia (già persa in partenza) di una cittadina come Arenzano, tutti uniti contro l' apertura
a fine mese di una sala da gioco, essendo già arrivato l' ok della questura. Sindaco opposizione e parroco, contrari a questa attività che tutti sanno essere devastante, perché colpisce i più deboli e più sfortunati. Una volta preso il vizio del gioco, si entra nelle dipendenze pericolose, dove avvoltoi di professione, rovineranno per sempre i nostri ragazzi. Purtroppo questo nostro governo vede nel gioco una risorsa, quando addirittura esponenti della destra vorrebbero un casinò in ogni città. Il bilancio di 70 miliardi annui in continuo aumento, e il non volerlo considerare in concorrenza alla fruizione di consumi primari, questi si consumi che farebbero nascere una economia sana, oltre alla lotta all' impoverimento che si sta espandendo. Avrei pensato ad un intervento del ministro Maroni, per il caso di Arenzano, ma forse avrà altro da fare.

Nessun commento: