giovedì 7 novembre 2013

Il capitalismo moderno.

Una volta quando eravamo normali, gli industriali assumevano persone che retribuivano a secondo del risultato economico raggiunto dalle società da loro condotte. Poi con la cessione delle industri di Stato si inserirono nelle trattative semplici ragionieri che con esagerati prestiti momentanei di banche compiacenti diventarono miliardari e proprietari dall' oggi al domani, dando vita ad una nuova e più attenta classe capitalista; che  cambiò metodo ed oltre ai manager ad essere pagati a forfait lo pretesero anche i nuovi proprietari. Finalmente anche i capitalisti proprietari prelevavano, prima della chiusura del bilancio i loro esaltanti compensi! Indipendentemente dallo andamento economico; anzi la positività dei bilanci era più difficile da raggiungere specie dopo la distribuzione, a volte di vergognosi quanto insensati compensi. Si è entrati così nell' era della feste. A queste feste possono partecipare solo i furbi i politici e i loro figli. La capacità o la meritocrazia non è richiesta perché risiede nelle mani sapienti della partitocrazia consociata dove tutto fila liscio, e il costo di questa esaltante fluidità è sulle spalle dei più.
Il colpo gobbo lo ottennero non quando imposero la censura, ma comperandola sempre con i soldi dei più e la fecero entrare in produzione raggiungendo il massimo della produttività espresso in ricchezza e privilegio semplicemente agli appartenenti alla propria casta. Questo enorme e capillare aiuto su cui nessun regime ha mai potuto contare (giornali e televisioni)  ha di fatto raggiunto un massimo di cui nessuno può sapere il limite superiore: Fino a quando?  La risposta sana e onesta è, fino al disfacimento globale, che pare raggiunto ma potrebbe essere ben oltre!! Di sicuro si può affermare che quando daremo la "culata" in terra il più presentabile della casta ci insegnerà come tornare alla normalità.  

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