giovedì 7 novembre 2013

L' unica cosa da fare non è nel DNA della nostra politica!

 Bisognerebbe pensare prima di tutto ad una sana legge che
 contrastasse la corruzione. Solo questa porterebbe lo stesso anno 30
 miliardi di euro sottratti ai 60 che la Corte dei Conti ha
 certificato.  Purtroppo nessuna forza politica e nessun partito
  sta pensando a promulgarla. La sola presenza di questa legge
 colpirebbe la sua devastante produttività, e sarebbe lo stesso anno
 dimezzata dal disorientamento inevitabile che punirebbe i di lei
 fruitori. Togliere l' esistente certezza che i tre gradi di
 giudizio non saranno mai in grado di colpire i corrotti perché
 sempre tutelati dalla più veloce e puntuale prescrizione, aumenta la
 produttività perversa della stessa. Pensate forse che se ci fosse
 stata la certezza di restituire e rischiare anche solo pochi mesi di
 carcere la Carige di Genova e la sua Assicurazione si sarebbero
 permesse simili sviste, in demenziali acquisti immobiliari costati
 anche 15 volte di più del prezzo pagato dal acquirente/ venditore
 nello stesso giorno?  Costati milioni di euro ai clienti stessi
 della banca, e inspiegabili presenza di danaro in conti privati di
 parenti di alti funzionari Carige. Questo esteso per tutto il sistema
 bancario e tutto il restante sistema si mangerebbe l' incasso
 delle vendite delle società e dei palazzi demaniali di proprietà
 pubblica  in un batti baleno, dando un nuovo impulso alla
 speculazione privilegiata, e magari farci trovare a dover pagare con
 soldi "nostri" affitti di sicuro remunerativi ai nuovi non
 sprovveduti proprietari!  Il Papa ha ragione da vendere a dare colpe
 conclamate a questa irragionevole ricchezza, perché è generata
 esclusivamente da manovre finanziarie miranti a impoverire le
 società che , queste si produrrebbero ricchezza, se normalmente
 gestite. Dare la colpa agli anatemi del Papa contro questo nuovo
 sistema di arricchimento lo trovo scorretto . Si potrebbe benissimo
 verificare che i consumi debbano ancora raggiungere la bassezza della
 loro contrazione, perché la percezione che questa politica non sia
 adeguata alla soluzione di questa crisi è certa.  marco grasso. 

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