lunedì 13 febbraio 2012

Corruzione di G. Sartori


Che l'Italia sia un Paese profondamente corrotto è noto. Ma scoprire che si trova nella graduatoria di Transparency International al sessantanovesimo posto (per corruzione) lascia allibito anche  me.  Certo, non abbiamo un passato glorioso. La mafia, l'onorata società, sboccia in Sicilia, per poi risalire per tutta la penisola e diffondersi al tempo stesso negli Stati Uniti. Abbiamo anche un passato assai più lungo. In un bellissimo libro, L'Italia e i suoi invasori, Girolamo Arnaldi racconta che nessun popolo è mai stato invaso quanto il nostro. A quei tempi i barbari ammazzavano. Noi l'abbiamo quasi sempre scampata, come se fossimo dotati del genio della sopravvivenza. O Spagna o Francia, purché se magna. Siamo, allora, di vecchissimo mestiere. Se vogliamo capire come è nato e nasce tanto odierno marciume forse conviene ripartire da qui. Quanto all'oggi, il governo tecnico di Monti è l'unica chance di salvezza che ci resta.


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