mercoledì 8 febbraio 2012

A voi non metterò mai le mani in tasca


Il Presidente del Consiglio e tutti i suoi ministri, sono andati fuori, su un balcone dal quale non  è data possibilità di vedere il panorama a noi uomini normali. Il poggiolo è quello dell' insensatezza, dove  se uno è indeciso sulla lunga marcia del capo, viene cacciato con ignominia. La realtà è completamente diversa:  la conoscenza delle esigenze degli italiani si risolverà a tempo debito. Comunque il “premier”, sollecitato nel proporre una manovra, l’ha presentata: 1) colpisce i redditi del lavoro; 2) non colpisce i patrimoni;  3) taglia il finanziamento alle Regioni, e quindi diminuisce le prestazioni ai cittadini; 4) introduce nuove tasse, che colpiscono orizzontalmente, facendo il solito "baffo" alle fasce più abbienti; 5) si potevano colpire i patrimoni immobiliari a vantaggio del reddito da lavoro, invece si è preferito colpire chi le tasse  le paga già. 6) inesistenti le misure contro l' evasione fiscale: la tracciabilità passa a 2500 euro, ma si è di fatto depenalizzata per i milioni di Verdini e dell’Utri; 7) diminuendo i consumi e quindi il PIL, ci guadagneranno come sempre in casi di forte crisi le bische di Stato: Gratta e vinci, slot-machine e superenalotto, perché aumentando a loro le tasse, usufruiranno di maggiori possibilità di rapina legalizzata con nuovi e sempre più struggenti giochi. 8) La corruzione che in questi momenti viene dimenticata anche dall’opposizione, dovrebbe essere considerata come un costo sociale, con tutte le conseguenze del caso.

Fuori sul balcone si sente il pensiero unico che sentenzia: Voi del gruppo 1-4 non mi votereste mai. Voi del gruppo 5-8 spesso mi votate e colpirvi mi sanguinerebbe il cuore, e quindi manterrò la mia promessa:  non vi metterò mai le mani in tasca! 

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