domenica 12 febbraio 2012

La nuova corruzione


Siamo all' inizio di una nuova tangentopoli, con protagonisti più determinati e capaci del precedente periodo corruttivo. Il meccanismo endemico della falsa fatturazione, da cui si percepiscono le somme per pagare la corruzione, favorisce il rapporto trilatero fra committente appaltatore e esponente politico. Quest' ultimo è in grado di soddisfare la troica. Tutti ne godono, eccetto noi. Ed è facile capire perché qualunque esponente politico quando si parla dei 60 miliardi di euro di corruzione, con un indotto negativo difficilmente quantificabile( in aziende escluse e quindi fallite perché prive di lavoro) risponde piccato, che si sta facendo dell' anti politica, e che comunque è tutto da dimostrare, e quando i giudici diventano pericolosi, perché hanno prove inconfutabili, sono comunisti che vogliono sovvertire un governo nominato democraticamente dagli elettori. Ma comunque i 60 miliardi sono tutti da dimostrare, dimenticando che è la Corte dei Conti che ha dato questa cifra.(per difetto) Le parole di Lorenzo Bargogni sono ben più illuminati e chiare di quelle di Mario Chiesa del Pio Albergo Trivulzio, che dette l' avvio a tangentopoli: Per l' autorevolezza del soggetto e per il ruolo occupato e la chiarezza della sua dichiarazione." Io sono il collettore di rapporti con i politici per conto di Finmeccanica e mi sono sempre occupato di trasferire le loro richieste alle società del gruppo, nomine assunzioni ed appalti: Sono in grado di ricostruire quanto è accaduto negli ultimi anni. Ho sempre agito in pieno accordo con il presidente Pier Francesco Guargaglini del quale sono uno dei collaboratori più stretti. Ora si incomincia a capire perché nessuna formazione politica ha mai voluto sottoscrivere la legge sulla corruzione. Questa libertà di operare era considerato da tutti il vero premio, perché forse in pochi considerano il mandato politico un impegno sociale. Mentre loro si arricchiscono l' Italia sta per fallire, e mentre nuovi tecnici cercano di porre rimedio al modo devastante con cui si è affrontata la crisi, la vecchia classe politica chiede a Mario Monti un impegno a non presentarsi più a fine legislatura! 

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