domenica 12 febbraio 2012

Speriamo nel futuro


L' altra sera nella trasmissione L’infedele, ho capito che andremo tutti a bagno. Perché non si vuole  (non si può) parlare chiaramente dei problemi dell' Europa dei suoi Stati associati.
L' Italia è una Nazione il cui PIL da 20 anni non supera l' unità. Vanta un livello di corruzione che non ha nessuna Nazione europea (eccetto forse la Grecia). Questo ammorbamento per il 2011 si avvicinerà agli 80 miliardi di euro. Inoltre l' Italia ha una evasione ed una elusione che superano i 120 miliardi di euro. L' unica attività fiorente ed in espansione, anche perché la più politicamente coccolata dallo Stato e dai diversi governi che si succedono nel Bel Paese, è il gioco d' azzardo! Anche questa attività ha uno sviluppo inversamente proporzionale all' andamento del PIL; leggasi più disperazione maggiore aumento del  gioco, e questo dovrebbe dirla lunga sul livello di degrado sociale a cui siamo giunti. Penso al professor Monti il cui  Governo ignora questi tumori: senza mettere mano a questi presupposti, sarà molto difficile raggiungere la parità di bilancio, l'aumento della occupazione e del PIL.

Capisco le difficoltà dei tedeschi l'altra sera da Gad Lerner, senza, credo, poter toccare questi argomenti (perché è chiaro che c'è un accordo, a meno di pensare che siano tutti scemi, e io l' unico genio). Come si possa parlare di economia senza parlare del "malaffare, che strangola il nostro Paese". Ma, imperterriti, tutti discutono di riduzioni di pensioni, diminuzioni di spesa pubblica in generale, quella della sanità in particolare, una decisa patrimoniale, l' introduzione dell' ICI, e aumentano di nascosto il debito pubblico. Chi li ferma? Chi si oppone a queste logiche che ci presentano come incontrovertibili e assolute?

E' chiaro comunque che questi sforzi possono essere veramente inutili, con conseguenze inimmaginabili quando tutti percepiranno quali erano le altre cause da prendere in considerazione per non rendere vano tutto questo sacrificio. Per un corretto funzionamento dell' Europa, L' Italia e la Grecia, e tutte quelle Nazioni che si trovavano affette da questi cancri, avrebbero dovuto prima combatterli, e solo dopo entrare nella Unione Europea. Unica consolazione che questo periodo sarà necessario, e servirà da esperienza per i nostri figli quando rifaranno la nuova EU. Questa senza libertà di influire sui bubboni dei suoi associati è  giunta ormai alla fine. 


I veri delusi saranno quelli che non vogliono sacrificarsi per le generazioni future, perché "cosa mai hanno fatto per noi?". Quelli del tornaconto personale ad ogni costo, qui e subito. Invece  quelli che vedono in questa decadenza tutti colpevoli eccetto loro sono una innumerevole quantità di persone, a cui io sicuramente appartengo, che con una malcelata spocchia prima o poi diranno (ma sarà una magra consolazione): "lo avevo detto". 

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