mercoledì 8 febbraio 2012

Giocate ma con "moderazione"


Due cose che ritengo da portare a conoscenza a quelli che ancora non lo sanno,  sono: 

1) l’Italia non ha mai sottoscritto la legge europea anti corruzione perché governo e opposizione sono sempre  stati d' accordo nello scordarsela mentre tutte le nazioni della UE le hanno controfirmate

2) il governo legifera sempre  a favore della bisca di stato delle 10 società di gioco delle slot-machine che devono allo Stato 95 miliardi di euro,  e anche questo se lo scordano facilmente tutti, eppure queste società operano su licenza di Stato e quindi anche uno stolto potrebbe capire che non ci vorrebbe nulla per raggiungere un accordo normale, perché basterebbe volerlo e all’occorrenza minacciare di non rinnovare  più la licenza. 

Dove troverebbero un’altra attività così remunerativa e protetta? Si aggiunga che queste società riescono a sottrarre, al consumo normale della nostra società, qualcosa come più di 60 miliardi di euro, che se inserite nel ciclo produttivo genererebbero un buon aumento di PIL. Mi si dirà che anche attraverso questo canale si può aumentare  il PIL;  probabilmente è vero, ma a prezzo di quanta disperazione, di quante famiglie rovinate, di quanta dispersione di energie  e  di talenti e di quanti suicidi?  Qualcuno crede che si tratti di moralismo? No, è concretezza. Ma a queste  lobby non interessa nulla, tanto più ai deputati che si fanno in quattro per fare aumentare il gioco. E Tremonti voleva risolvere la questione, in modo tombale, con meno dell' 1% del debito erariale.


Quando vedrò anche questi due problemi sull' elenco, allora manderò a tutti i miei indirizzi.

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