Passeremo
i prossimi lustri a sanare l' insanabile che finanzieri alienati hanno creato
perché coraggiosi e furbi, inebriati da questo presente che ha dato a tutti la
certezza di essere impuniti, "perché così fan tutti". In breve tempo
si sono dotati tutti di una ricchezza inconcepibile ad una sana imprenditoria,
e senza aver mai dovuto pensare a una sana produzione, ma solo spostando
ricchezze non di proprietà, per
acquisire società e farne spezzatini, creando illusori aumenti di valori
azionari, e lavorando sulla vendita di titoli capaci solo di rappresentare la loro scaltrezza.
Naturalmente tutto il risultato della loro destrezza si è sempre presentato col
duplice risultato: loro sempre più ricchi e gli altri disperati. Pronti, ora
con soldi loro, a ripetere il giochino. Finché la politica lo permetterà.
Produrre significa lavorare, guadagnare, essere seri e soprattutto
intelligenti, mentre arricchirsi devastando il bene di altri é sicuramente da furbastri
pericolosi per la collettività. Soggetti eversivi, si dovrebbe chiamarli,
invece di ammirarli o scimmiottarli come certa cultura pretenderebbe da
vent’anni a questa parte. Così quando questo disastro si è presentato in tutta
la sua immensità, lo si poteva risolvere nel modo sano che impone l' economia: fallire.
Ma ci sarebbe stato da punire i
colpevoli. Allora si è preferito il sacrificio di molti per salvare i pochi
veri responsabili. E così è. Un sano
fallimento avrebbe allontanato i furbi e i corrotti, avrebbe dato inizio a un
periodo senza zavorra e le nuove generazioni ci avrebbero sicuramente
ringraziato. Si sarebbe dovuto considerare questo evento al pari di una guerra,
con la differenza che i nemici, in questo caso, li abbiamo in casa.
mercoledì 8 febbraio 2012
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