domenica 21 novembre 2010

Corrotti e corruttori.

L' Italia scende sempre più in basso nella classifica dei paesi corrotti e si attesta al 67° posto mondiale; posizione avvilente, battuta anche dal Ruanda, paese con tradizioni storico-culturali molto diverse dal nostro.
Leggiamo sui giornali che il vero lavoro degli imprenditori affermati è crearsi fondi neri ("per poter lavorare") da distribuire a chi comanda. Naturalmente i loro concorrenti che non sono addentro alla corruzione vivono una crisi insostenibile.
Si aggiunga che le imprese "sane" a livello mondiale scartano sempre i paesi ad alto livello corruttivo. La Corte dei conti asserisce che la corruzione ha un costo sociale nella nostra Italia di 60 miliardi annui di euro.
Ora, se non è realistico pensare che si possa eliminare questo tumore, dovrebbe essere speranzoso ridurlo, esempio della metà.
Ecco una semplificazione della classifica:
1° posto Danimarca punti 9.3
15° " Austria Germania " 7.9
30° " Israele- Spagna " 6.1
-- 45° " Capo Verde " 5.1 5.1
60° " Slovakia " 4.3
66° " Ruanda " 4.0
67° " ITALIA " 3.9
69° e ultimo Brasile " 3.7
In questa situazione il nostro governo non è mai riuscito, o non ha mai voluto sottoscrivere il ddl anti corruzione (SOTTO SCRITTO DA TUTTA EUROPA) che dovrebbe fortemente inibire l' eterna gioia di corrotti e corruttori, comportandosi sempre come se il problema non esistesse e che i veri problema sono altri, e poi segue una sfilza di questioni senza mai nominare la corruzione.
Bisogna purtroppo prendere atto che nessun sindacato, nessuna associazione nessun partito, eccetto deboli eccezioni, ha mai mostrato palese e continuativa sofferenza o ha mai organizzato manifestazioni contro la corruzione.
E' evidente che è necessaria una presa di coscienza da parte delle forze sane del nostro Paese relativamente alla pulizia e ristrutturazione del nostro sistema produttivo a cui come cosa prioritaria dovrebbe essere la sottoscrizione immediata del ddl anticorruzione. Evidenziando quindi i partiti politici che non hanno questo problema che sta soffocando tutto, dando la possibilità all'elettore, forse fra poco , di scegliere.

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Marco Grasso
http://marcograsso.blogspot.com/

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