domenica 21 novembre 2010

Il gioco di Stato.

Caro A.B. E-Mail, aumentare le quote delle combinazioni minori del superenalotto sarebbe onesto, e un poco rispettoso per chi ha un vizio che solo in questo buio sociale può essere esaltato.
Il prelievo (oggi ogni due giorni, una volta quando avevano più pudore ogni settimana) generato da una promessa per una vincita sempre più alta è ossequioso solo verso che guadagna sul giuoco, e non per le classi più sfortunate che si immergono in un falso sogno. Aggiungi poi quando la vincita raggiunge (ormai li raggiunge sempre) livelli astronomici, i signori del superenalotto possono contare su una pubblicità di uno Stato amico a costo zero attuata da tutti i telegiornali che li rende semplicemente ricchi.

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