venerdì 23 settembre 2011

Il divieto esiste da quando esiste il depuratore.

Leggo sul Secolo di sabato 28 maggio, "Il depuratore di Sturla continua a versare liquami in mare, per risolvere questo problema verra sostituta una tubazione portandola a un miglio dalla struttura e a 25 metri sotto il livello del mare".
Io credevo che i depuratori non versassero dei liquami in mare, ma sostanze (acqua) non nocive perché depurate.
Se poi abbiamo il "divieto di balneazione" delle spiagge di Vernazzola e Sturla, da molto tempo, i pescatori del posto si litigano su 15/25 anni della presenza di cartelli di divieto di balneazione, il più incazzato dice " la puzza che c'é quando viene il mare grosso é una cosa insopportabile perché aprono le cisterne più puzzolenti". L' assessore spiega che dopo l' estate si farà l' intervento, e finalmente per i bagnanti e pescatori il divieto di balneazione delle spiagge di Vernazzola e Sturla potrebbe essere un po' meno tassativo.(??) Potrebbe, sembra che dica, a secondo di come vi comportate. A Vernazzola e Sturla, comunque, ci sono i cartelli che indicano che le acque sono inquinate, praticamente da sempre, tutti fanno il bagno, nessuno controlla. Tutti hanno la coscienza tranquilla: tu fai il bagno io non controllo, e cosa vuoi di più. Fossi il padrone di Genova avrei imposto all' ingegnere della "Mediterranea delle acque" di fare il lavoro appeno ho visto il primo cartello.
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