venerdì 23 settembre 2011

Marchionne

Quando Marchionne, si sente indignato perché " Venerdì 3 Giugno gli americani lo ringraziavano, invece di insultarlo come fanno qui in Italia" e che nessuno dei suoi consiglieri gli abbia ventilato che forse la situazione é diversa, allora mi viene da pensare alla solitudine degli uomini importanti. In America aveva promesso la restituzione all' Amministrazione di Obama somme importanti imprestate alla Chrysler, ed ha mantenuto la promessa, ha restituito la somma presentando, come richiesto dal Governo americano un programma industriale particolareggiato a cui si é vincolato. Mentre con l' Amministrazione italiana, nessun programma industriale con l' obbligo di seguirlo, sono state sufficienti solo dichiarazioni di intenti senza nessun obbligo da parte della Fiat ma in cambio ha ottenuto molta comprensione e solidarietà politica. Al nostro Governo non interessa che sono state portate al nord Europa le produzioni più importanti della casa torinese, (la nuova 500) non interessa che le catene di montaggio della Fiat, a cui per mancanza di investimenti, si bloccano per ore generando una grave diminuzione di produttività, più che quella generata dai riposi per gli addetti alla catena di montaggio. L' investimento di 20 miliardi di euro, da parte della Fiat, é sempre stato promesso a condizioni che per il Dottor Marchionne non si verificano mai. Il nostro Governo, d' altronde, non sa nemmeno quali sono le condizioni desiderate dall' amministratore delegato. Bisogna ricordare che 500 miliardi di soldi pubblici sono stati dati alla Fiat, in modo così signorile che lei neppure si sente in obbligo, ma anzi non capisce come mai in America viene ringraziato e in Italia no.

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