Caro Presidente Napolitano, come ha giustamente sentito il bisogno di
emanare un appello per cambiare subito la legge elettorale, mi permetto di suggerirle il medesimo comportamento nei confronti della
legge contro la corruzione. La stessa legge che tutti gli italiani che contano si ostinano a considerare inopportuna, utopica,
quasi fastidiosa, come se non esistesse il problema della corruzione!
Invece è questo la causa prima dell'ammorbamento avvenuto nella nostra Nazione.
Caro Presidente, lei si trova ad avere l'età che non esito a definire "del coraggio". Il coraggio di capire, di ercepire, di avere
contezza che se siamo arrivati, come Nazione, a questo triste
risultato perché è stato permesso troppo a chi ha gestito i
pochi soldi di tanti italiani. Su presidente, un poco di coraggio e
chieda, oltre al cambiamento della legge elettorale, anche la
promulgazione di una sana legge contro la corruzione! Le ricordo
cosa pensava il grande Adriano Olivetti del termine utopia che in
molti riferiscono a quello che è difficile ottenere: "Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che
non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un
sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora
diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande".
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