più potente, come un mantra, sulla eccessiva libertà che la
corruzione ha di "lavorare" nel nostro Paese? Perché non si parla
più di legge contro la corruzione? Perché nelle trasmissioni
dove
validi giornalisti intervengono, non lo "menano mai" sulla
corruzione quando
hanno modo di parlare ai rappresentanti delle larghe intese?
Intendiamoci,
nessuno vuole la testa di nessuno. Ma ladri conclamati che si sono
fatti le budella d' oro con il terremoto in Abruzzo, tanto per
fare un esempio avvilente, e in modo ancora più esagerato in
Irpinia, possono essere immuni per sempre e stanno finendo la loro
esistenza politica nel Parlamento
europeo! Perché non mandate i vostri educati giornalisti ad
intervistare i giudici della Corte Costituzionale e chiedere loro,
in bel
modo, se non hanno vergogna ad essere tutti d' accordo nel
nominare il Presidente emerito non il più capace, ma il prossimo
che
andrà in pensione? Così di fatto tutti vanno in pensione con
l'autista e la macchina fino alla fine dei loro giorni,
interamente pagata da noi. Alcuni di voi e altri che ora non ricordo
stanno facendo un normale lavoro; ma a volte sembra che quando si
parla di corruzione si senta subito l' esigenza di cambiare
argomento! L' Italia cambierà solo quando quelli che hanno
rubato si faranno
qualche mese di galera e gli si imporrà di restituire il mal
tolto! Nessuno vuole vedere teste mozzate! Ma se questo non
avverrà è anche perché voi, che dovreste fare parte della stampa
libera, non denunciate mai nulla con una insistenza superiore ai due
giorni. Lo sapete che una stampa sana dovrebbe essere il vero
guardiano della democrazia? Fra qualche anno avrete dei grossi
rimpianti, e qualcuno vi vedrà più come collusi che come incapaci.
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