venerdì 10 settembre 2010

Le pale della loro felicità.

I corposi finanziamenti dell' EU, e quelli dei governi, relativi alla costruzione di impianti eolici, suscitano interesse da parte di chi ha la possibilità di finanziare la forza motoria delle prime "stecche" a politici corrotti che daranno i permessi atuattivi a velocità oleata. E' chiaro che la delinquenza organizzata ha questa possibilità. Cosa non é chiaro, é come si ci possa abituare a subire l' esistenza dell' organizzazione "a giorno" di tutta la filiera politica atta a corrompere e a rendere tranquilli tutti gli invitati ai "festini" e in particolare: (1) Titolari di banche che occupano i vertici del partito di governo. (2) Scuse indegne che vorrebbero annullare la tracciabilità degli spostamenti inequivocabili di danaro. (3) La più sconveniente, a livello planetario, abolizione di norme relative alla intercettazioni telefoniche( per contrastare gli ingordi di Stato) ultimo baluardo, alla ormai più insopportabile corruzione di Stato. (4) Ed ultima questione che qualunque componente la "cricca" si dovrebbe imporre, che l' opera interamente pagata più la sua inevitabile addomesticata revisione dei costi, ad esempio nel caso delle pale eoliche siano attaccate alla rete, cosa messa in dubbio,(e passata inosservata!!!!) nella trasmissione di GadLerner dal Presidente Della Regine Sicilia.
Vorrei inoltre ricordare un dato tecnico: In Europa vengano realizzati l' 80% degli impianti progettati, in Italia il 20%; Forse a noi questo basta?
Vorrei proporre, che per inibire la più disinvolta scorrettezza al settore dell' eolico, basterebbe pagare l' ultima quota al collaudo, che sarebbe quando la struttura é attaccata alla rete e produce elettricità.

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