giovedì 9 settembre 2010

Noi, speriamo che ce la caviamo.

Speriamo che ce la caviamo.
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Marco Grasso a Secolo
mostra dettagli 9 ago
In riferimento alla lettera del 7 agosto del signor Osti, i suoi "qualche dubbio" sulla correttezza del superenalotto, si trasformano in un aumento enorme dei dubbi quando le perplessità passano sotto il vaglio del comune buon senso. Una buona parte degli italiani convivono con questi dubbi. Se è giusta e comprensibile l' anonanimità del vincitore, sicuramente l' ente erogante non può non sapere a chi ha versato ormai solo più di 100 milioni di euro. Perché la magistratura non interviene, e se si prova che col sistema attuale dell' estrazione é possibile pilotare le vincite, Allora possiamo stare tranquilli che il coraggio di pilotare queste montagne di soldi non manca a nessuno. Tanto meno la paura del pericolo di essere scoperti e legalmente dover pagare, sappiamo come normalmente va ha finire da noi. Sopra tutto quando le cifre sono così rilevanti, la soggezione della casta amministrativa è totale, come lo è stata con l'eredità degli Agnelli, (2 milardi di euro) le tasse non pagate dalle società di gioco che (tra l' altro per operare) hanno bisogno dell' autorizzazione governativa. Sicuramente non può durare in eterno, questo ben godi per pochi fortunati, ma a tutti spetta l' onere di velocizzare il ritorno alla normalità,

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