domenica 28 ottobre 2012

Come al solito privatizziamo i guadagni e elargiamo a tutti le perdite.

Tutti siamo ormai coscienti che la finanza ha rovinato il mondo industriale e tutte le piccole imprese che vivono di lavoro, perché ha prosciugato le sostanze "buone" che una volta erano a vantaggio di tutti, (servizi bancari, prestiti, anticipazioni su crediti, ecc..) ora indirizzando questi servizi solo alla grande finanza rendendola oltremodo ricca e potente dando a lei la possibilità di governare il mondo moderno. Le vicende Telecom dimostrano che tutti i suoi amministratori ne sono sempre usciti ricchissimi, con la disponibilità di ingenti somme messe a disposizione dalle grandi banche, mentre la società da loro gestita sempre più povera da quella potente che era. La vendita di vere ricchezze Telecom, (dalle proprietà immobiliari alla perla Tim) per conto dei suoi amministratori, (uscendone miliardari, senza dover rendere conto a nessuno del loro arricchimento e dell' impoverimento elargeto a piene mani agli azionisti.) la hanno resa sempliciemente debole e povera, incapace e senza la possibilità di investimenti manageriali miranti solo alla crescita della società, ma vendite di natura finanziarie con la conseguenza di perdere la sua posizione di dominio precedente. Potenza della finanza che riesce a governare tutto senza obbligo alcuno di spiegare nulla a nessuno. Come il caso della Fiat che usufruisce di una gestione finanziaria, dove nelle fabbriche non hanno investito una lira su catene di montaggio vecchie e obsolete. Ma hanno combattuto una snervante guerra su minuti di riposo, che a parer loro impedivano la produttività, non considerando gli enormi sprechi di quando si fermano le catene di montaggio perché vecchie e sulle quali sono anni che non si spende nulla. La ricerca di nuovi modelli e quindi gli investimenti, vengono rimandati a quando il mercato darà segni di ripresa. Questo è stato sostenuto nell' ultimo incontro Governo/Fiat. I tecnici finanzieri del Governo rimangono perplessi, confusi, se ne dovrà, come sempre, riparlare dopo!!!! Mentre tutte le persone di buon senso sanno che se i finanziamenti per soddisfare le richieste del mercato partono quando lo stesso da il segnale è troppo tardi e premierà solo chi è pronto, cioè tutte le marche di auto europee che hanno fatto gli investimenti industriali con mentalità industriale, e nei tempi giusti. Cioè ora e prima. Inoltre il nostro Governo dovrebbe essere infastidito di come il dottor Marchionne parla con loro e di come con sottomesso rispetto tratta con il presidente degli USA, mantenendo con puntualità e precisione le restituzioni promesse ai prestiti dell' azienda della Fiat Chrysler dall' America di Obama; Tanto da meritare un premio nazionale americano, per il comportamento preciso e ineccepibile del Dottor Marchionne, mentre dal nostro Governo pretende con un poco di spocchia, finanziamenti a perdere da Italia ed Europa perché la sua industria merita di continuare a privatizzare gli eventuali guadagni e nazionalizzare le certe perdite. Ma di restituzione a noi di prestiti ricevuti, mai.

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