sabato 27 ottobre 2012

Per l' Ilva il senno di poi è ora.

L' ex ministro Fitto, relativamente alla decisione del giudice di sospendere la produzione di acciaio a Taranto: << la decisione dei giudici, è un atto gravissimo, lascia sconcertati perché mette in ginocchio la città, la regione e l' intero paese>>. Sarebbe stato un atto gravissimo anche se qualcuno si fosse permesso di fermare o modificare ad esempio la vestizione degli operai (mediante lavanderie interne o tute che avessero permettessero di non portare la morte a casa) addetti alla produzione dell' eternit, del miliardario svizzero Stephan Schmidheimy riconosciuto colpevole di disastro ambientale doloso, perché sapeva con certezza che quella produzione causava la morte. Gli hanno chiesto conto di 2100 morti 800 ammalati, solo nella zona di Casal Monferrato. Chi comandava allora ha, come dice ora l' ex ministro Fitto, considerato la sospensione di quella scellerata produzione, che ha permesso di portare a casa dei lavoratori delle vere e proprie bombe di amianto, un atto da non fare perché sicuramente gravissimo. Se si fosse intervenuti con minore soggezione forse si sarebbero contati molti morti in meno. Ricordo ancora perfettamente quando i "Fitto" del tempo dalla Stoppani, che ha inquinato per sempre Cogoleto, difendevano i posti di lavoro dei dipendenti della stessa azienda. Per disinquinare l' attuale disastro della Stoppani saranno necessari 900 milioni di euro con il risultato devastante che si ottiene sempre nelle bonifiche importanti! Per eliminare la presenza di cromo totale e esavalente altamente cancerogeno, e altre diavolerie del genere accorerebbe ben molto di più di quello che questa società ha guadagnato da quando esiste! Nel terreno dell' aerea industriale dove sono stati sotterrate queste scorie, i valori di cromo esavalente sono 25.000 parti per milione (ppm) mentre quelle tollerate son 15 (quindici) ppm. Ma la demenziale scelta di difendere i posti di lavoro, (e quindi la produzione di una ricchezza pelosa) ha permesso un periodo di lavoro di sostanze chimiche che ha avvelenato per sempre la nostra Cogoleto. Se si fossero ricollocati gli operai, chiesti i danni a chi nascondeva i rifiuti sotto il tappeto della fabbrica, si sarebbe speso moltissimo meno e con un risultato molto migliore dell' attuale. In tanti giustamente diranno.....bravo col senno di poi son tutti capaci a ragionare così. Ma l' Ilva dei Riva ha il senno di ora! -- Marco Grasso

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