domenica 28 ottobre 2012

Tqcnssp, Il ponte di Messina.

Oltre alla definitiva rinuncia da parte del governo Monti relativa alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina ho letto in questi giorni sui giornali anche dell' accordo che "é stata assegnata una dotazione finanziaria di 300 milioni di € per il 2013 per far fronte agli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di interventi relativi alla costruzione dell' opera, per i quali sussistono titoli giuridici preferenziali alla data di entrata in vigore della presente legge." La nota accanto alla norma spiega che si tratta delle "penalità contrattuali per la mancata costruzione del ponte sullo stretto di Messina." Tale somma dovremmo pagarla noi cittadini per soddisfare le esigenze delle pretese contrattuali, in particolare di Impregilo. Tempo fa si leggeva anche che tra Giuliano e Villa Literno ci sono 6 milioni di eco balle; Una parte di queste appartengono alla Fibe, società che ha costruito l' impianto di smaltimento di Acerra, ma la maggior parte di eco balle (sembra una barzelletta da raccontare agli adulti) appartengono a Impregilo, e quindi da questa date a garanzia ad un pool di banche ottenendo 900 milioni di € per avere la possibilità di partecipare alla gara per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina. Le stesse eco balle date a garanzia per il finanziamento, sono diventate anche, corpo del reato, e quindi sequestrate dal PM che indaga sulla vicenda. Ora a parte la situazione che deve essere stata uno spasso quando i migliori tecnici di Impregilo spiegavano ai migliori banchieri del pool, negli ambienti seri degli uffici del sud, della bontà dell' accordo unico a cui nessun manager capiterà di partecipare maipiù nel futuro; non si poterebbe sperare in un sequestro, (da parte del pool di banche che ha elargito il finanziamento) della merce data a garanzia? Sarebbe bello vedere dove vendere le ecoballe, per recuperare il credito. Totò si metterebbe a piangere.

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