martedì 2 ottobre 2012

E PARLARNE UN POCO PRIMA COME SE FOSSIMO NORMALI,.

Per la TAV non è che si mette a rischio il patto sociale? e se lo si mettesse a rischio, lo sarebbe per una questione di principio? Perché dalla nuova Amministrazione "Tecnica" non è stato fatto uno studio serio ed aggiornato di costi e benefici, specie ora che si taglia nel sociale e si è in una crisi economica senza precedenti! Dal professor Monti mi sarei aspettato più profondità tecnica che non una semplice delucidazione fornita da una persona già schierata. E' solo una questione "di valligiani" o interessa anche agli italiani? L' amianto è un finto problema e comunque si è già stabilito come risolverlo, qualora si presentasse; sperando di non correre il rischio di risolvere il problema interrando in siti compiacenti che genererà la disperazione degli abitanti fra 20 o 30 anni. Si è certi di poter operare contro la detterminazione della Val di Susa con cantieri militarizzati. Bisogna tenere presente anche come sono considerati i partiti in questo momento storico, con tutte le segreterie in sofferenza, per lo sperpero dei finanziamenti non voluti da tutti gli italiani con un referendum. Questo evento con tutte queste mancanze di democrazie, è la più grande palestra di macelleria informativa, a cui il professor Monti doveva mettere qualche distinguo. Speriamo di sbagliare e che appena finito il traforo ci sarà un traffico che ci farà diventare più ricchi. Comunque si farebbe più bella figura a riabilitare le imprese "mafio cammoriste" magari controllandole di più, che non dover far finta di niente quando la Direzione Nazionale Antimafia ha inscritto la Lombardia al 1° posto e il Piemonte al 2° per infiltrazione della 'ndrangheta escludendo la Calabria. Per le grandi opere (traforo Frejus) confermato anche dalla sentenza della Corte di Cassazione n° 367 del 2009, furono vinte da imprese mafiose. Non so come il professor Monti non sia disturbato da questi dati, tenuto conto che è il migliore!

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