martedì 2 ottobre 2012

iL GIOCO E' UNA BELLA BESTIA SOLO PER CHI VINCE SEMPRE.

Loro ci provano perché noi siamo troppo beoti. L' altra sera alla televisione in un dibattito sul gioco sì gioco no, i due gentili contendenti, che erano anche abbastanza accettabili, se non fosse che chi era a favore del gioco (slot machine, enalotto, poker, e altre diavolerie...) sosteneva che i 70 miliardi di euro incassati da queste fortunate industrie del gioco, (l' anno scorso avevano incassato 60 miliardi) andavano così ripartite: 9 miliardi di tasse allo Stato, 10 miliardi di utili alle società che operano nel settore, come utile e il restante51 miliardi, restituito ai giocatori! E' un poco che questa bufala viene proposta, sempre senza spiegarla, e che senza nessuno chieda spiegazioni. E' vero o non è che il giocatore compulsivo gioca e vince, ma quando ha finito di giocare rimane sempre senza soldi, con la sua solitaria disperazione. Mentre i sostenitori del gioco, sembra voler far pensare che durante il gioco, lo sfortunato, percependo le vincite, queste vengono da lui immediatamente versate sul c/c dei giocatori, perché devono "giocare con moderazione" Il resoconto del compulsivo è sempre "C'é stato un momento che forse vincevo anche ma dopo ho perso tutto". Invece con una sottile confusione si sostiene che i 70 miliardi di euro sono così ripartiti: 10 miliardi allo Stato, cioè il 14,25%, 9 miliardi a chi gestisce le società, cioè il 12,25%, e 51 miliardi restituiti a chi gioca, cioè il 72,08% restituito ai giocatori. Allora mi verrebbe da dire: Divideteli un poco voi questi 70 miliardi, che se fossero comunque spesi in consumi darebbero un discreto risultato al PIL.

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