venerdì 26 ottobre 2012

La corruzione non esiste per troppi potenti.

a Secolo Lunedì sera 11 giugno su La7 ho assistito con un senso di sociale disperazione anche generata dai non politici presenti: Lilly Gruber e Paolo Mieli. Hanno parlato del debito Pubblico e il politico di turno Bersani sosteneva che se si fosse fatto quello che sosteneva Visco, e cioè la parte eccedente il 60% del debito farlo garantire dall' Europa, probabilmente non saremmo a questo punto. Poi timidamente Mieli sosteneva che i partiti avrebbero dovuto fare un passo indietro nelle ultime nomine, e attuare i criteri stabiliti dalla legge per dare un segnale alla gente e non la ferrea lotizzazine. Nessuno ha parlato dei disastri della corruzione e della burocrazia, a tal punto che si poteva pensare non esistesse più il problema. Bersani sosteneva che il vero pericolo è l' anti politica. Ma subito dopo arriva Gadlerner, (e sono due programmi che ho sempre visto con interesse) con personaggi di spessore Galan, che ricorda l' entusiasmo del 1993, quando sulla scena politica apparve Berlusconi, il grande nuovo che al sol pensiero lo faceva gioire estasiato. A me l' estasi si è interrotta alla prima legge ad personam, poi ne devo aver contate venti. Il professor Zaghebelsky, sosteneva che purtroppo ora quando un tesoriere si riempe le tasche con l' esagerazione dei soldi che i partiti tutti d' accordo si sono spediti, questo sì a nostra insaputa, la gente sostiene che lo scandalo non ha colpito quel partito, ma tutta la politica. Però....non si sono forse dati tutti quell' esagerazione di soldi con leggine furbette a cui tutti sembravano non prestare attenzione. E quando scoppia lo scandalo doppio per alcuni partiti perché hanno perso anche la testa come i poveri per la prima volta a contatto con tanti soldi, e scandalo semplice per quei partiti che sostengono di aver sempre fatto del bene con le loro eccedenze. Ma quello che purtroppo emerge sempre è l' accordo, rigorosa mente tacito, di tutti i partiti nel proteggere sempre tutti i corrotti parlamentari non dando le necessarie autorizzazioni anche ai rei confessi. Per quelli non tutelati dal Parlamento, ci pensa la prescrizione ad assolverli con "formula piena" avendo l' accortezza, il nostro Paese, di non licenziare mai i corrotti. Corrotti con sentenza definitiva, nel nostro paese che è uno dei più corrotti, non ne esistono. Ma stanno teorizzando, e anche ora tutti d' accordo, che l' anti politica e Grillo ci faranno ..........non sanno bene cosa ma sicuramente non è buona. Poi interviene Fassina e dice che dei partiti non se ne può fare a meno perché sono gli interpreti della storia, e che stanno vivendo male perché costretti a votare cose che non vorrebbero! Infatti, non hanno ancora votato la legge sulla corruzione. Ma nessuno dei nostri validi presentatori si sono ricordati di ricordare. Possiamo vedere solo poche cose davanti a noi, ma possiamo vedere tante cose che bisogna fare. L' antipolitica non può essere peggiore della loro politica. Alan Turing

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