sabato 27 ottobre 2012

Meglio il fallimento che la corruzione.

Sostiene Il liberale politico tedesco Frank Schaffler: "Il vostro paese è in recessione, i capitali sono in fuga all' estero, in Italia non investite ne voi ne gli stranieri, il vostro Paese deve accelerare il passo, chiunque governerà la pressione crescerà ancora." A palmi, se noi dopo tutti questi compiti a casa non ce la facessimo a rimanere nell' euro semplicemente perché chi ha sempre pagato ha finito i soldi e chi non paga li porta all' estero, cosa dovremmo pensare! Di corruzione nessuno ne parla più perché vogliono tenersela stretta, a loro rende moltissimo specialmente se a pagarla sono sempre gli stessi. Ma perché non mettiamo sotto processo chi governando si è comperato ville con la stessa disinvoltura di come noi andavamo al super mercato, e piange miseria da quando non governa più? Autoespelliamoci dall' euro, e guardiamo a questa decisione come normale, tanto chi non ha più soldi perché è stato pelato da tutte le riforme per abbassare il debito, avere niente euro o niente lire sarà la stessa cosa. Perché fare sacrifici per essere sempre poveri? Questi signori non possano e non devono governare per il bene di tutti. Potrebbe essere che si riesca dopo questo sconquasso a risolvere i problemi in modo diverso, magari onesto, magari combattere la spudoratezza del malcostume. E senza la signora corruzione potremmo, forse, fra otto o dieci anni entrare in una Europa "diversa", la prossima volta, non come quella di oggi che è una Europa degli ometti, non hanno il coraggio di dire le cose come stanno, perché a tutti va bene così. Volete mica farci credere che 5 o 6 anni fa nessuno si è accorto dell' andazzo del nostro disastro? Ma ad esempio una Fiat governata da incapaci, che comunque i manager ne usciranno sempre ricchissimi, (questa ormai è una prassi mondiale consolidata) perché la ricchezza elargita a queste persone che tutto facevano tranne che investire nella società, è indipendente dal risultato raggiunto, mentre il risultato del disastro della politica industriale sarà a carico della Società civile italiana, cioè la nostra. Non poteva non sapere la Germania che una politica industriale simile avrebbe dato alle sue industrie automobilistiche il vantaggio immenso che ora hanno. Sarebbe comunque auspicabile che per la prossima Europa, la corruzione Italiana, o di quella dell' ancora più corrotta Grecia, l' elargizione di insensati stipendi e pensioni, le politiche industriali lasciate a società sempre sovvenzionate da soldi pubblici,cioè nostri, fossero prese seriamente in considerazione. lo spostamento di capitali ingenti da un parlamentare ad altri colleghi senza dover rendere conto a nessuno, e senza nessun motivo a cui noi dovremmo comunque rispondere. Parlamentari che comperano palazzi al mattino e li vendono nel pomeriggi a quasi il triplo, il tutto considerato talmente normale da non doverne neppure parlare. Presidenti di Regioni, esempio la Sicilia, che prima di lasciare il mandato si trasformano in Babbi Natale assumendo a più non posso amici e amici di amici e a che stipendi! Ecco tutti queste penose situazioni, dovrebbero essere prese in seria considerazione dalla nuova Europa, e quindi intervenire e non permetterle mai più, come si è sempre detto per le guerre. Le costruzioni di grandi opere, dovrebbero essere supportate da studi seri, da dibattiti televisivi con persone competenti che ci rendono edotti, e poi convinti di quello che si sta per compiere: Non sempre e solo deliziarci con bollettini di guerra perché per le scelte mature e condivise non siamo ancora pronti.

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