venerdì 26 ottobre 2012
Sono malati bisogna curarli.
a centromessaggi
Ricordo quando il 23 novembre 1980 ci fu il terremoto in Irpinia, con
3734 morti nella disgrazia e qualche decina morti ammazzati perché non
si facevano i "fatti loro". Fu una disperazione per tutti gli irpini,
ma un gran festino per chi gestì gli aiuti. Passò alla storia come
"simbolo di spreco, ruberie e malaffare" Tra i tanti sprechi e spese
gonfiate ci sono alcuni casi eclatanti: la Fondovalle Sele, costata 24
miliardi di lire al chilometro, lo stadio comunale di San Gregorio
Magno ( paese di circa 3mila abitanti in provincia di Salerno),
costato più dello stadio San Paolo di Napoli. E a Napoli non si scherza quando si spendono soldi pubblici! Alcuni giornalisti
riuscirono a dimostrare che Avellino era la provincia italiana dove si
vendevano più Mercedes e Volvo e dove, dopo il sisma, i possessori di
yacht erano passati da 4 a oltre 100. Inoltre negli anni l’area degli
interventi si allarga a macchia d’olio, e anche il debito pubblico.
Ricordo anche molto bene il terremoto dell' Aquila e dei paesi vicini,
a me era parso molto normale che un intervento "sentito" da tutti gli
italiani potesse quasi risolvere il problema economico. Non fu così.
Il nostro Presidente del Consiglio di allora quasi si offese e disse
che i soldi non mancavano e che non avevamo bisogno di nulla!!!
Pensai, sono proprio disarmonico con il potere, con il seno di poi, si
è saputo che i fondi, data l' urgenza si efettuavano senza controllo!
Favoriti anche dall' assenza della legge legge europea sulla
corruzione. "E poi ci sono i soldi donati e mai spesi: come il
miliardo di euro offerto dall'Inail oppure il milione di euro raccolto
da un cd realizzato da Jovanotti, Ligabue, Baglioni e altri cantanti.
Benvenuti all'Aquila, la città della ricostruzione "zero", dove le
strade sono ancora invase da un milione e 600 mila macerie e la
ricostruzione "pesante" è avvenuta solo su costosi progetti in 3D.
Eppure lo Stato nel frattempo ha già speso tre miliardi di euro. Un
miliardo l'anno. E una parte consistente di questi soldi sono stati
sprecati, come dichiara l' inchiesta di Giuseppe Caporale. E forse la
Sprecopoli del terremoto dell'Aquila è iniziata tre anni fa, nel
giorno dei funerali solenni. 309 furono i morti che le folle piansero
in mondovisione, 471 invece le bare fatturate e pagate con i soldi
pubblici. 162 feretri in più". Qui a Genova il percorso dei soldi
della solidarietà relativi all' ultima alluvione del Fereggiano è
stato fortemente accidentato; alcuni soldi, (non è dato sapere quanti)
sono stati rubati in chiesa, per altri si attende il momento
propizio!!!! Comunque sono notizie che non è prudente dare!!! Dato che
la fiducia è a zero nei confronti di tutti, perché tutti cleptomani,
quindi malati e non perseguibili, anche nel calcio. Persone normali,
non malate, (magari non hanno avuto la disgrazia di frequentare l'
ambiente inquinante, e quindi costretti ad essere sani) hanno il
dubbio fortemente certo, che una loro eventuale privata elargizione
nei confronti dei nuovi terremotati, qualche ammalato sene possa
aproffittare, sostenendo sicuramente fra se e se, che sicuramente lui
sta rubando meno di qualunque altro al suo posto, e il percorso del
frutto della solidarietà, e il suo ammontare, è il più alto possibile
perché lui è il meno disonesto anche se malato.
Proposta genovese: Si stabilisca la percentuale che ha ogni comune
relativamente ai danni subiti nei confronti della somma che va a
formarsi. Si distribuiscano ogni 5 giorni in parti proporzionali ai
suddetti sindaci dei comuni c colpiti dal sisma. Tre componenti delle
nostre tre armi, (Carabinieri Polizia e Guardia di Finanza) di
specchiata onestà, dovranno controllare i pochi addetti alla raccolta.
Una legge dovrà stabilire che la proprietà privata degli addetti ai
lavori dovrà essere confiscata in caso di colpa per distrazione queste
somme. Questa potrebbe essere una "traccia genovese" per chi è
diffidente sulle raccolte disinteressate
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